La Commissione Toponomastica del Comune di Lecce ha accolto la proposta avanzata dai relatori al Convegno di Studi Storici sulle Bonifiche di Frigole che si svolse al Centro sociale nell’ottobre 2021 su iniziativa dell’Ecomuseo delle Bonifiche di Frigole.
Libertini (1825-1903) ha scritto le prime pagine della storia recente di Frigole, profondendo le sue energie e il suo patrimonio per bonificare le terre del suo latifondo.
Egli è un latifondista illuminato, progressista, colto, ed è tra i primi possidenti privati che mettono mano di propria iniziativa alla bonifica delle paludi.
Acquista le terre dal demanio, già proprietà dei monaci Teatini espropriati dopo la nascita del Regno d’Italia. Sono terre malariche e poco produttive, che Libertini inizia a bonificare nel 1870 richiamando tecnici e operai specializzati che scavano canali di prosciugamento, eliminando il ristagno delle acque paludose e rendendo coltivabili i terreni. Ristruttura la masseria fortificata di Frigole, rendendola una residenza anche per i contadini. Testimonianze del 1882 esaltano le opere realizzate da Federico Libertini nel suo latifondo, che comprendeva anche la masseria Lamia e i suoi terreni: coltivazioni di cotone, orzo, granturco, ovili e stalle per i bovini sono il frutto delle terre bonificate. Nel 1886 Libertini viene insignito del titolo di cavaliere e la Provincia lo iscrive tra le persone benemerite in campo agrario.
Negli anni ‘90 però le sue risorse economiche si sono prosciugate, perché le spese ingenti non sono ancora ripagate dalla produzione agricola, e chiede un sussidio allo Stato per continuare la opere di bonifica a Casa Simini. Dopo un burocratico rimpallo di responsabilità tra ministeri diversi il contributo non verrà mai dato, Libertini non è in grado di pagare i debiti alle banche e così i suoi possedimenti vengono confiscati.
Muore in povertà ma resta la sua opera e il ricordo di un uomo intraprendente e coraggioso. I risultati raggiunti saranno poi la base sulla quale lo Stato deciderà di investire per completare la bonifica.
(Notizie più ampie sull’opera di Federico Libertini e sulle bonifiche di Frigole possono essere lette nel libro di Antonio Passerini “Una comunità dalle molte radici” edito nel 2012, ristampa nel 2015, che puà essere richiesto all’Ecomuseo delle Bonifiche di Frigole).